Stamattina sono andata in carcere a trovare uno dei miei clienti. Uno di quelli finiti in carcere perché colpevoli. No, il processo non si è ancora celebrato però è sicuramente colpevole perché come ha detto il ministro della giustizia Bonafede “Gli innocenti non finiscono in carcere”. Così guardandolo negli occhi, mentre lui mi chiedeva la differenza tra il rito abbreviato e il rito ordinario io pensavo se fosse il caso di dirgli che a prescindere dalla scelta del rito, sarà condannato perché gli innocenti non finiscono in carcere e quindi se lui è già in carcere vuol dire che è colpevole.
– “Avvocato che c’è? La vedo assente”.
– “No no, sono qui, mi scusi. Dunque, con l’abbreviato in caso di condanna avrebbe una riduzione di pena…”.
– “Ah, va bene avvocato, ma potrebbero anche assolvermi giusto?”
– “Sì, certo, potrebbero anche assolverla”.
– “E se mi assolvono mi risarciscono?”
– “Beh sì, direi proprio di sì”.
– “Ma io non li voglio i soldi avvocato, io non volevo stare qui, io penso a mia figlia, non la vedo da 3 mesi, avvocato lei lo sa, ho detto a mia moglie di non portarla qui, non voglio che mi veda qui, avvocato, lei mi capisce? Non sono un cattivo padre.”
Segue pianto.
Segue mio silenzio.
Segue “mi scusi avvocato”
Segue ” non si preoccupi, pianga pure”.
E poi segue chiarimento del ministro Bonafede ” Mi riferivo a quelli che vengono assolti”.
Ah beh, grazie per il chiarimento.
Pensavo finissero in carcere anche quelli!
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